PER TE CHE LEGGI...

Non è l’acqua che scorre
..ma il fiume;
non è il tempo che passa
..ma la vita;
non è la mente a dettare i versi ...
ma solo il cuore
……quando canta o piange.
e l’amore non è mai eterno...
ma eterno....
il bisogno che di esso sentiamo;

Certe persone ti pestano i piedi e chiedono scusa...

altre invece ti pestano il cuore e nemmeno se ne accorgono...

A volte un silenzio può ferire

più di mille parole

AMORE

L'amore è per sempre,

se hai amato

continuerai ad amare,

anche se la vita

ti porta lontano.

Il vero problema è

che si chiama "amore"

ogni forma di desiderio.

L'amore è altro.

A te che stai leggendo questa pagina:
regalo una rosa...
perchè tu possa sentirne il profumo dolce ed estivo,
per ammirarne il colore unico e perfetto,
per capire che le spine ci sono
ma basta saperle maneggiare per farle essere innocue,
per scoprirne il cuore prezioso,
perchè i petali possano accarezzarti e spingere via la tristezza ed il gelo,
qualunque cosa ti stia capitando...
per farti compagnia, come fece il Piccolo Principe,
Ti regalo una rosa perchè
io stesso avrei bisogno di qualcuno che mi lasci scoprire tutto questo.
Perchè a volte mi capita di essere giù,
e pensare che ho ancora la possibilità di ricevere la mia rosa mi da forza,
mi fa andare avanti,
mi permette di non arrendermi
perchè io *non voglio* arrendermi mai;
La rosa, cos'è per me?
Un piccolo pensiero, nulla più,
ma a volte penso che è di questo che abbiamo bisogno...
di un pensiero d'amore.....

... Un cuore semplice e sincero....

Il mondo va per il suo verso. Sento ridere le cose,
i desideri fanno tutti centro,
vedo rose dovunque la strada è un giardino,
la giornata è un sogno, il buon giorno del vicino,
il cielo si solleva..
piccoli piaceri uno dopo l'altro...

Perchè questa è la nostra vita, una vita semplice.

 

Succede, a volte, quando ti guardi dentro, di non trovare nessuno, ma succede anche che quando guardi dentro qualcuno, c'è ancora meno. Così le piccole cose di te, che non ti soddisfano, alla fine sono rivalutate, ma poi ti chiedi se il sapere che intorno c'è il nulla, possa servirti a crescere o ti fa rimanere fermo su te stesso. Succede che il chiedersi cosa ci sia dietro l'angolo ti porti a fantasticare, a costruire il momento in cui sarai dall'altra parte, fino a quando a furia di girare l'angolo ti ritrovi a girare intorno all'isolato della tua vita. Succede che sembri malinconico, triste, piagnucoloso, perché in fondo il sorriso non si vede, gli occhi non si vedono, il suono della voce non si sente, la speranza non si vede. Succede che quando mordi la tua solitudine, mordi la solitudine degli altri, e questo non piace, succede che quando lasci i tuoi pensieri neri liberi, perché ormai li stai gettando al vento, si pensa che invece te li stai trascinando dietro e non riesci a liberartene. Mi capita di cercare di raccontare del dolore, della malinconia, dell'insoddisfazione per esorcizzare la miseria di piangersi addosso, per far capire che sono cose del passato, che non bisogna camminare con la testa girata indietro. Certamente è più facile scrivere del dolore che della gioia, nessuno si mette mai a descrivere quanto sia felice, lo è e basta, è più facile dire che siamo infelici, incompresi, soli e tristi. Parlare dei successi è più ingannevole che parlare degli insuccessi, a volte ci vantiamo di essere diversi da come siamo, nel dolore, invece siamo tutti uguali e ci viene facile consolare gli altri per le stesse cose che invece non riusciamo a consolare di noi. Succede che quando voglio vedere meglio, guardo nel mio buio, e vedo le cose che a occhi aperti sfuggono a tutti, succede che allora scrivo, per dare quella luce che riscalda i miei pensieri, a chi nel buio non riesce a vedere, perché è cieco, persino alla luce del sole. Succede

 

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