Happu ingiriau su mundu cant’ est mannu
E’ nc’ happu bistu cosas de fai spantu
Happu suffertu dognia sort’ è dannu,
Conosciu it’ est s’ arrisu, it’ est su prantu ;
Prus feroci ses tui, bella Lugori.
2
Is ogus tuus, alluttus che su fogu,
Sa bucca tua, prus frisca de una rosa,
In su coru m’ hant fattu cussu giogu
Chi no assimbilat a nisciuna cosa,
Chi spizzulat e poburu e signori,
E chi ddi nanta, sino sbagliu, amori.
3
Tui sola biu, Lugori, in dognia parti,
Stella lucenti in notti de beranu;
Sempri ti sigu, e no conosciu s’ arti
Mancu de lompi a ti stringi sa manu…
Comenti su profumu de unu flori,
t’intendu e non ti toccu, o mia Lugori.
4
E seu feliçi de ti contemplai
che una Nostrassignora in processioni,
e suffru e timu de non m’ammacchiai
a biri che no intendis arrexoni,
ma po ti fai comprendi it’ est amori
T’hem’ a bolli basai, bella Lugori.
A LUGORI
1
Ho girato il mondo quant’esso è grande
e ci ho visto cose da far meraviglia,
ho sofferto ogni sorta di guai
e so bene cosa è il riso e cosa è il pianto;
ma di tutto sei più dura tu, bella Lugori.
2
I tuoi occhi fiammeggianti,
la tua bocca più fresca di una rosa
mi hanno fatto in cuore quello scherzo
che non rassomiglia a nessun’altra delle cose che ti possano capitare,
che pizzica sia il povero che il signore
e che, se non sbaglio, si chiama amore.
3
Dovunque non vedo che te, Lugori,
stella lucente in una notte di primavera,
ti sogno sempre, ma non so neppure
come si fa a stringerti la mano…
Io ti aspiro come il profumo di un fiore,
sei nell’aria eppure non ti tocco, o mia Lugori.
4
E sono felice di contemplarti
come una madonna in processione
e soffro e temo di impazzire
poiché mi accorgo che non riesco a convincerti,
anche se per farti capire cos’è l’amore
vorrei baciarti, bella Lugori.
La vita in Sardegna è forse la migliore
che un uomo possa augurarsi..
ventiquattro mila chilometri, di coste immerse
in un mare miracoloso, dovrebbero coincidere con
quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come paradiso.. !
Questa terra non assomiglia ad alcun altro luogo..
la Sardegna è un'altra cosa, incantevole spazio intorno
e distanza da viaggiare, nulla di finito..
nulla di definito, nulla di definitivo..
è come la libertà stessa !!
Da molto, molto tempo vi concedo i miei spazi
perche possiate viverci !
trattatemi con rispetto, non sono eterna,
quindi....abbiate cura di me
io sono la vostra Madre Terra.!!
| Traduzione in italiano
|
Tra i 6 cibi più terrificanti del mondo saltella il Casu Marzu
La Sardegna si ritrova in classifica con il casu marzu, le cui “larve traslucenti sono capaci di saltare circa 15 cm in aria, rendendo questo l'unico formaggio al mondo che richiede protezione oculare quando lo si mangia. Il sapore è forte abbastanza da bruciare la lingua e gli stessi vermi qualche volta sopravvivono nell’intestino….”
Una sorta di arma biologica dagli effetti devastanti ; Così il Guinnes dei primati descrive su casu marzu sardo, definendolo il "formaggio più pericoloso del pianeta"
(most dangerous cheese)
ma gli esperti dell'isola contestano
Il Gastronomo Sconkau esalta il gusto e le virtù digestive del formaggio con i vermi!
<< Non capisco come si possa considerare pericoloso il nostro formaggio marcio che, se fatto come si deve, non ha mai fatto male a nessuno >>
Forse credono che le larve contenute sulle forme siano di mosche comuni, non è così, derivano dalle uova depositate dalla mosca del formaggio, che non possono sopravvivere nello stomaco perchè l'acidità le uccide!
Questo anche per le virtù benefiche del formaggio marcio che non mancava mai in occasione delle feste, e veniva consumato alla fine dei pasti più abbondanti come digestivo.. provare per credere, basta spalmarne pochissimo su un pezzetto di pane e in poco tempo ci si sente alleggeriti!
ahahah.. ;)
Non finirà nelle farmacie come prodotto da banco, ma su casu marzu non è certo " the most dangerous cheese" a meno che non sia Marzu ma guasto, avariato, allora si, fà male! nè più nè meno di tutti i cibi del pianeta!!
Con buona pace del Guinnes delle scemenze!!
C'è il mare di mezzo. La gente non ci finisce per caso, ma ci va per scelta.
Il colore dell'acqua. Non ci sono Caraibi che tengano.
La sabbia non è polvere. Si infila nelle orecchie, ma poi esce.
Il cisto profuma di Sardegna, o la Sardegna profuma di cisto. Ancora non ho capito, ma non è importante.
Le danze tradizionali. Dopo tre "filu e ferru", ballano anche i milanesi.
Gli occhi delle donne. Guardateli, e capirete perché in Sardegna comandano loro.
I malloreddos hanno un nome simpatico.
Le pecore hanno un'aria filosofica.
La salsiccia sarda è un salume sexy.
Le seadas col miele sono una droga consentita.
Il ginepro è la versione botanica (e contorta) dei nuraghi: roba solida, che dura.
La gente pensa prima di parlare.
Niente commissario Montalbano. Ma di Sardegna hanno scritto Salvatore Satta, Carlo Levi e D.H. Lawrence.
L'accento si può imitare. Basta allenarsi con amici sardi spiritosi.
L'uso del gerundio è affascinante ("Scherzando stai?").
Certe calette sembrano il salvaschermo del computer.
Il vento rende nervosi molti turisti, che non ritornano. Meglio. Così si sta più larghi.
In un posto circondato dal mare (e che mare!) sono specializzati nella cucina di carne.
La Sardegna piaceva a Montanelli e a De Andrè.
Chi dice che i sardi sono piccoli? Sono concisi.
Le doppie hanno un crepitio simpatico: ascoltate Francesco Cossiga. Anche quando non sono d'accordo su quello che dice, mi piace come lo dice.
Alghero profuma di Spagna, Cagliari di sud, Oristano di sole e Castelsardo di vento.
Vermentino freddo e mirto gelato sono l'equivalente della salsa barbeque negli Stati Uniti: potenti evocatori d'estate.
I porcellini sono belli, ma soprattutto buoni. Uno assaggia e ringrazia il cielo di non essere vegetariano.
Spiaggia del Poetto a Cagliari. La ricordo urbana e decente, e avevano anche i gelati al biscotto.
Capo Testa scolpito dal vento. Suona banale, ma è tutto vero.
Le donne sarde hanno cominciato a vestirsi in nero molto prima delle PR della moda a Milano.
Quando li chiami al telefono, i sardi ricordano sempre chi sei.
BAM (burino acquatico motorizzato) è abbastanza raro. In mare càpita di sentire il rumore delle onde.
Il sughero è più simpatico della plastica.
Cala Capra, vicino Palau. Una piscina della Florida senza gli svantaggi della Florida.
Le piante piegate dal maestrale. Sembrano appena uscite dal parrucchiere.
C'è sempre una spiaggia vuota, anche in agosto. Magari all'alba: ma c'è.
L'estate non è un brodino tiepido californiano. L'estate sarda comincia (giugno), continua (luglio), si interroga (agosto), si stanca e se ne va (settembre). Come dire:buone vacanze,ci vediamo là..
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